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Cattedrale di S.Giustino

PORTONE D'INGRESSO Nella costituzione Institutio de clericis ad normam vitae canonicae redigendis del Sinodo teatino celebrato dal vescovo Teodorico nel 840 troviamo la prima notizia dell'esistenza in Chieti di una chiesa cattedrale.
Tra i secoli X-XI, la chiesa ebbe come titolare San Tommaso Apostolo, mentre San Giustino era venerato nella Cripta sottostante come patrono della città e della diocesi. Nel 1526 divenne Sede metropolita ed arcivescovile. Fu allora che il titolo passò definitivamente a San Giustino Vescovo.
Per ottocento anni la chiesa cattedrale fu l'unica parrocchia di Chieti: e alla costituzione delle parrocchie di S. Antonio Abate, S. Agata e SS. Trinità, si stabili' che l'unico fonte battesimale della città fosse quello presente in cattedrale.
La presenza a Chieti di artisti lombardi sulla fine del’ 400 trova conferma nella parte terminale del campanile della Cattedrale, che si erge, aereo ed elegante, sulla struttura massiccia della parte inferiore, legata a un gusto piu’ severo, invitante al raccoglimento e alla meditazione. L’ Umanesimo aveva ormai riconciliato la terra con il cielo e aveva convinto l'uomo della sua capacita’ di elevarsi a Dio con la forza della bellezza e della grazia, sottolineata qui dall’ ornamentazione di scodelline smaltate, un “topos” dell’ arte regionale che si ritrova in altri edifici sacri (in Santa Maria in Piana e nel duomo di Teramo) e, nella stessa Chieti, nel coronamento della torre di via Arcivescovado. Ma esse si rincorrono, come tanti occhi di cielo anche nella cimasa del palazzo pseudo-gotico del Tribunale che chiude la piazza del Duomo, quasi a confermare il sentimento gioioso della speranza che riposa certamente nella giustizia celeste e, forse, anche in quella terrena.
Vari interventi architettonici succedutisi dalla seconda metà del Settecento fino ai primi del Novecento trasformarono l'esterno della cattedrale, fino a farle assumere l'aspetto che oggi conosciamo.
Nel 1914, la cattedrale perse il diritto della stola bianca e nera, consentendo così ad ogni parrocchia cittadina il diritto di celebrare battesimi e funerali nelle rispettive chiese parrocchiali.
Nel corso del tempo furono raccolti, all’ interno, tesori d’ arte che conferiscono al tempio un aspetto sontuoso cui si contrappone la cripta, immersa in una penombra mistica che vince le ricche decorazioni e si presta ad introdurre con animo trepido alla passionale concezione dell’ adiacente Cappella del Monte dei Morti. Intitolata a S. Giustino, patrono della citta’, che domina dal suo punto piu’ alto, la cattedrale e’ il monumento-simbolo della spiritualita’ del suo popolo.

INTERNO DELLA CATTEDRALE

CRIPTA DELLA CATTEDRALE
Parroco: mons. Antonio Chinni dal 10 febbraio 1995.
Abitanti: 1500
Religiosi: Conventuali - Convento "San Francesco d'Assisi"
Religiose: Francescane Missionarie - "Istituto S.Luigi Gonzaga"
Missionarie parrocchiali del Bambin Gesù di Praga.

Materiale gentilmente fornito dalla Curia Arcivescovile Chieti