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Cenni storici

STATUA DI ACHILLELa storia di Chieti ha radici lontane nel tempo.
Leggendaria l'origine della sua denominazione che tradizione cittadina suole far risalire all'eroe omerico Achille, il quale fondandola l'avrebbe chiamata TEATE in onore della madre, la dea TETI.
Gia' dal quinto millennio a.C. e' documentata la presenza nel territorio cittadino di insediamenti abitativi.
Dapprima fu abitata dalle popolazioni Osche, che furono cacciate intorno all'anno 1000 a.C. dalle popolazioni sabelliche, fu poi, territorio abitato dal popolo italico dei Marrucini, popolo derivante dai Sanniti o addirittura, secondo lo storico Camarra, dagli antichi greci che si stanziarono nel territorio abruzzese 15 anni prima della guerra di Troia e precisamente 560 anni e 8 mesi dalla fondazione di Roma.
Divenne, quindi, la maggiore e' piu' importante citta' del territorio circostante, nonche' capoluogo dei Marrucini.
Venne chiamata Teate Marrucinorum e per la sua vicinanza a Roma si alleo' con essa nel 449 a.C. divenendo piu' tardi Municipium, con una condizione amministrativa paritaria a quella di Roma.
Con il crollo dell'Impero Romano, Teate fu esposta alle invasioni barbariche e con il succedersi dei secoli la sua storia e' legata ai cambiamenti determinati dal succedersi delle dominazioni normanna, sveva, angioina e aragonese.
Con gli Aragonesi, la Citta' fu posta a Metropoli degli Abruzzi, cioe' divenne sede di un Tribunale, di una speciale amministrazione del pubblico erario, di un Preside.
Durente i secoli XVII e XVIII la storia della Citta' si confonde con quella del Regno di Napoli.
Con l'occupazione francese nel 1806, la Citta' fu costituita in piazzaforte ed ebbe nuove strutture amministrative.
Nel periodo risorgimentale Chieti partecipo' attivamente alle lotte per l'unita' e l'indipendenza dell'Italia nel 1820, nel 1848 e nel 1859.
Nel corso della seconda querra mondiale fu salvata dalla distruzione grazie all'opera di monsignor Giuseppe Venturi, suo Arcivescovo in quegli anni difficili, che la fece dichiarare "citta' aperta".

L'antica Teate diede i natali nel 76 a.C. a Gaio Asinio Pollione, homo novus di ricca famiglia locale che nel 40 a.C. arrivo' addirittura a ricoprire la carica di console romano. Fu brillante oratore, poeta e storico. Ebbe amicizie importanti tra cui Cicerone con il quale intrattenne corrispondenza epistolare e Virgilio che a lui dedico' l'intera Egloga IV.
Alla storia medievale di Chieti appartiene la figura del monaco Teobaldo. A lui si deve nel 1007 la ricostruzione dell'abbazia di San Liberatore a Majella, semidistrutta da un terremoto nell'anno 990.

CORSO MARRUCINO


Fotografie gentilmente fornito dallo studio fotografico NEW STUDIO 80 - CHIETI
Foto by Sergio D'Andrea